Artisti Contemporanei/Michele Bubacco

Michele
Bubacco

“L’arte può funzionare come lo scudo che fa da specchio a Perseo il quale guarda, localizza e affronta la Medusa: se l’avesse guardata direttamente sarebbe rimasto pietrificato.”

Michele Bubacco


“Metabolismo pittorico”, questa l’eccentrica invenzione lessicale con cui Michele Bubacco definisce il suo metodo artistico concettuale, eccessivo e radicale. Il pittore veneziano ravvisa il senso metaforico di quest’analogia fra la pittura e i processi umani dell’assunzione del cibo e della digestione nel fatto che anche la pittura percepisce tutto ciò che incontra come qualcosa di utilizzabile, e che anch’essa necessita di un continuo apporto di impressioni visive per mantenere ma anche per sviluppare sé stessa. Anche il pittore espelle continuamente i prodotti della sua fantasia visiva inconscia, così come le sue ideazioni traumatico-pulsionali. Tutto questo però si esprime sotto forma di un continuo divenire, per cui il pensiero che l’artista può già aver concretizzato all’inizio del suo lavoro creativo, si trasforma a volte attraverso il confronto spontaneo con immaginari ossessivi e con le auto-realizzazioni formali del processo pittorico, e alla fine compare qualcosa di inatteso dove originariamente si cercava altro: per Bubacco, quindi, il processo dell’invenzione pittorica è paragonabile ad una “prova d’orchestra”, in quanto libera ricerca di possibilità, improvvisazione intuitiva. Questi aspetti determinano poi anche il ductus caratteristico della pittura di Bubacco, il quale si esprime in maniera talmente intensa e carica di energie espressive da poter essere senz’altro definito discendente diretto di alcuni fra i grandi protagonisti di un filone pittorico irruento, impulsivo, estatico, dionistico, maniacale e orgiastico. In questo novero l’artista non colloca solo esponenti della modernità recente come Emilio Vedova, con il quale ha un rapporto particolarmente stretto essendo anch’egli veneziano, oppure pittori come Chaim Soutine, Oskar Kokoschka, Alberto Giacometti, Maria Lassnig e Arnulf Rainer, ma anche maestri antichi dotati di una spettacolare pennellata, ad esempio il tardo Tiziano, Tintoretto o anche Goya. La pittura di Bubacco, tuttavia, trae origine dal disegno che, in virtu’ del suo status particolare, costituisce molto di più di una fase preparatoria alla pittura all’interno del processo creativo. Nei disegni di Bubacco troviamo abbozzati tutti quegli elementi che valorizziamo anche nella sua pittura. Per Bubacco il disegno è non solo un mezzo per registrare in presa diretta le sensazioni che riceve dalla realtà, ma ha anche in un certo senso la funzione di sismografo nel fissare ogni minima relazione del suo io. L’azionismo libero, autonomo o addirittura automatico della mano mentre disegna, in cui per l’artista si esprime la parta bizzarra ed estrosa dell’intelligenza, entra così in competizione con l’istanza regolatrice, che ha il suo fondamento nelle facoltà razionali.

Klaus Wolbert

Biografia

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Michele Bubacco nasce nel 1983 a Venezia, dove vive le prime esperienze che lo segnano come pittore, incontrando le opere dei grandi maestri veneziani del passato ma anche dei protagonisti del contemporaneo. Nel 2015 si trasferisce a Vienna. Attualmente risiede e lavora nell'Isola di Murano a Venezia. 

Mostre

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Tra le principali mostre personali si ricordano:

2025
Redentore da camera, Alessandro Casciaro Venezia (I); 

2021
Honolulu, Ikona Gallery, Venice (I)

2020
Love Me 2 Times, Song Song, Vienna (A)
Alphabet, Ikona Gallery, Venice (I)
Campo Visivo, Galerie Weihergut, Salzburg (A)

2019
It's Not a Finger, Song Song, Vienna (A)

2017
Michele Bubacco – F**k-simile, Galleria Alessandro Casciaro, Bolzano (I)

2016
Your bones, Galerie Rompone, Cologna (D)
Danse Macabre, Michele Bubacco e Monte Coleman, Louis B James Gallery, New York City (USA)
Serenade, David Richard Gallery, Santa Fe (USA)

2012
Whitegray, Litvak Gallery, Tel Aviv (Israel)

2011
Paesaggio italiano, Ventilazione, Vienna (A)
Paint it black on the white night – Wall painting, Ikona Gallery, Venezia (I)

 

Numerose, inoltre, le partecipazioni a mostre collettive, tra le quali:

2024
Salon Palermo 4, Rizzuto Gallery, Palermo (I)
Per grazia ricevuta, Galleria Giovanni Bonelli, Milano (I)
Wandering into this great Unknown, Cittadella degli Archivi Milano (I)

2023
Pittura Italiana oggi, Triennale Milano (I)
Come un’onda, come in volo, Museo Francesco Baracca, Lugo (I)
Affascinante, Museo Civico Luigi Varoli, Cotignola (I)

2022
L.ART Gallery, Salzburg (A)
Croisements, Cité Internationale Des Arts - Montmartre, Paris (F)
Who Killed Bambi, Dolomiti Contemporanee, Casso (I)
Girotondo, Litvak Contemporary, Curated By Hadas Glazer, Tel Aviv (Israel)
Special, L.Art Galerie, Salzburg (A)

2021
Bloodline: The Artist's Family, Litvak Contemporary, Tel Aviv (Israel) Winter Special, L.Art Galerie, Salzburg (A)
Saloon, Gli Occhi Mordenti, Katrin Plavčak, Vienna (A)
Galleria Alessandro Casciaro, Bolzano (I)

2019
L’intreccio Arabo-Normanno, Manifesta 12, Collateral Event, Palermo (I)
selvatico [14], Museo Civico San Rocco (I)
Il Bruco e la Farfalla, Palazzo delle Albere, Trento (I)
ESSERE CORPO, Kunsthalle West Eurocenter Lana (I)
Palermo Stupor Mundi, Strizzi Space, Cologna (D)
ANGRY BOYS, Museum Det Ny Kastet, Thisted, (DK) e Rompone Galerie, Cologna (D)

2018
Brain-tooling, Forte di Monte Ricco, Dolomiti Contemporanee (I)

2017
Manhood, Litvak contemporary, Tel Aviv (IL)
MAD COW, SCAG GALLERY, Vienna (A)

2016
Horizon, Litvak contemporary, Tel Aviv (IL)
Premio Fondazione VAF - Posizioni attuali dell’arte italiana, Chemnitz Museum of Art, Chemnitz (D), Stadtgalerie Kiel (D) e MACRO Testaccio, Museum of Contemporary Art Roma (I)
Un-becoming, Fridman gallery (USA)
Anaconda, Kulturkirche Ost, Cologna (D)
Autoselbstfahrer, Rompone Kunstsalon, Cologna (D)

2015
Bacan, Markhof 2, Vienna (A)
Stripped to Tease?, Locomot Contemporary Art, Vienna (A)
5 x 5: Other Voices, Litvak Contemporary, Tel Aviv (Israel)
(Un)Real, David Richard Gallery, Santa Fe (USA)
Cesare, quand’era Pavese, Galerie Rompone, Köln (D) e Associazione Alessandro Marena, Torino (I)

2013
Bonjour Venezia, Bonjour Vedova, Ikona Gallery, Venezia (I)

2008
Esposizione prima. Ecco i giovanissimi, Villa Brandolini di Solighetto, Treviso (I)

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